lunedì 14 settembre 2015

Bambino, se non ti sposti ti schiaccio come una frittella

Ci sono una serie di cose al mondo che un bambino deve scoprire il più tardi possibile.

Per quanto mi riguarda, queste cose sono:

  • il carnevale;
  • la musica per bambini;
  • le feste di compleanno (soprattutto quelle degli altri);
  • il parco giochi.
Sulle prime tre ancora ci siamo, sull'ultima, ahimè, ho ceduto.

In quei weekend in cui non ci si muove dalla città, non posso certo tenere il piccolo Puzzicchio rinchiuso in casa. Ha bisogno di sfogarsi, correre, stancarsi (così poi mangia e dorme).
E cosa c'è di meglio del parco?
Che, per carità, i parchi sono anche carini, c'è il verde, ci sono i cagnolini, ci sono le giostrine, le panchine per le mamme..

Io però una cosa non sopporto dei parchi giochi: gli altri bimbi.
E spesso anche le altre mamme.

Situazione:
Scivolo con scaletta e ponte. Bambini di età diverse, ovviamente il mio è il più piccolo. Salgono e scendono a turno senza troppi problemi. Bambine e bambini misti italiani e stranieri, tutti mediamente gentili e rispettosi del nano più piccolo.

Svolgimento:
Arrivano due mamme con quattro bambini: polo, occhiali da sole (sia bambini che mamme), corrono verso lo scivolo urlando, cominciano a travolgere tutti.
Puzzicchio sta percorrendo il ponte camminando piano, come un bambino di due anni, giustamente, dato che ha due anni.
Arriva il bambino di corsa dietro di lui e gli dice "bambino piccolo, spostati, se no ti schiaccio come una frittella".
Sua madre lo sente e.. ride! Eh certo! Anzi, ripete la frase per sottolinearne la genialità: "ti schiaccio come una frittella!!".
Secondo giro, di nuovo il bambino ripete la frase, e aggiunge: "se non ti sposti ti do una pedata che vedi".


  1. Alternativa uno: madre denaturata risponde al bambino "tu dagli una pedata e io ti stacco un braccio e ti ci meno"
  2. Alternativa due: madre denaturata sta zitta e porta Puzzicchio a giocare da un'altra parte
  3. Alternativa tre: madre denaturata tira una pedata preventiva all'altra madre.


Purtroppo ho scelto la due.

Epilogo:
Rimangono a giocare su quello scivolo solo i quattro bambini polo-rayban. Tutti gli altri si spostano verso le altalene. Ad un certo punto Puzzicchio decide di tornare sullo scivolo, gli altri bimbi salendo le scale lo spingono e lui corre da me piangendo platealmente.
Gli dico ad alta voce "hai ragione, i bimbi CATTIVI ti hanno spinto, non si può più giocare sullo scivolo, andiamo a casa"
E ce ne andiamo.

IO ODIO IL PARCO GIOCHI


4 commenti:

  1. Non sono d'accordo, sono d'accordISSIMO!!! Com'è che inevitabilmente i nostri bambini sono più piccoli? e gli altri dei tiranni in erba?! vabbé non è sempre sempre sempre così (ma quasi), io non sono ancora arrivata ad odiare il parco giochi :-) bel blog, se ti va passa a trovarmi sul mio, a leggere i tuoi post penso che siamo denaturate allo stesso modo!

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    1. Ho capito che varia molto a seconda dei quartieri! Comunque è vero, sembra sempre che il mio sia il più piccolo! Non riesco ad arrivare al tuo blog, mi scriveresti l'indirizzo?

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  2. Ti ho appena scoperto. Anch'io odio il parco giochi, meno male che è arrivato l'autunno, cosí possiamo disintossicarci un po'.

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  3. Anche noi, stessa cosa, sempre il più piccolo! Quando c'è mando il papà a fare la voce grossa, io non ce la faccio mai :(

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